Comprare in modo sostenibile oggi non dipende più solo dai prodotti che si acquistano e dalla loro provenienza. Nell’era del risparmio energetico l’attenzione del consumatore si rivolge sempre più verso le caratteristiche del luogo fisico in cui va a fare la spesa; soprattutto in questo periodo di lockdown occorre attrezzare e rendere “intelligenti” i punti vendita fisici, sostituiti sempre più dall’e-commerce, così da garantirne una ripresa nel momento in cui la crisi epidemiologica terminerà.
Il centro commerciale deve pertanto suscitare l’interesse dell’acquirente non solo per estetica ma anche e soprattutto per la tematica della sostenibilità. I luoghi fisici dello shopping si stanno spostando verso una visione green non solo in termini di risparmio dei consumi e riduzione dei problemi ambientali ma mettendo a disposizione degli utenti spazi confortevoli in cui “stare bene”.
Vi sono diversi punti chiave e tematiche da tenere in considerazione. Una tra queste è sicuramente legata alla climatizzazione, cui sono attribuiti gran parte dei consumi. Vi è poi la tematica legata all’illuminazione: fino agli anni Novanta i centri commerciali sono stati progettati e pensati come delle scatole prive di relazione con il contesto, e quindi pensati con poche finestre proprio per “staccarli” dall’ambiente esterno, con ripercussioni negative sul sistema di climatizzazione. Infine una delle quote maggiori in termini economici riguarda la ventilazione.
Gli interventi di efficienza energetica si possono considerare come una vera e propria fonte energetica intorno al 25%-30% per i grandi centri commerciali e le possibili forme d’intervento includono la razionalizzazione degli usi finali, i miglioramenti tecnologici, i recuperi e i risparmi energetici e la diversificazione dell’approvvigionamento delle fonti.
È possibile migliorare l’efficienza energetica dei grandi centri commerciali adottando la gestione combinata degli impianti di climatizzazione e refrigerazione che consente di recuperare l’enorme quantità di calore generata dalle macchine frigorifere e impiegarlo per riscaldare l’edificio; installando pannelli fotovoltaici e/o impianti trigenerativi che possono produrre in proprio parte dell’energia di cui hanno bisogno; integrando il verde, sia nell’involucro dell’edificio che nel contesto urbano per migliorare le prestazioni energetiche e il comfort; adottando sistemi d’illuminazione a led con spegnimento automatico in caso di non utilizzo dell’impianto per consentire un abbattimento dei consumi anche del 40%; installando impianti di irrigazione con il recupero delle acque piovane in apposite vasche interrate con sistema di pressurizzazione; e ancora installando impianti di ventilazione meccanica con recuperatore di calore ad alto rendimento energetico. Ciò consente il ricambio dell’aria riducendo ampiamente gli effetti degli elementi inquinanti dei locali interni e abitati e di quelli esterni, come pollini e allergeni, grazie all’immissione di aria esterna filtrata.
Altra tematica fondamentale è la gestione intelligente dell’edificio e dei suoi consumi. Il Building Management System (BMS) è un sistema di controllo computerizzato installato all’interno degli edifici, che controlla e monitora la ventilazione, l’illuminazione, l’alimentazione, i sistemi antincendio e i sistemi di sicurezza. Grazie ad esso, tutte le funzioni tecnologiche di un edificio possono oggi essere gestite in maniera integrata.
In questo modo è possibile non solo elaborare i dati e monitorare i consumi, ma anche generare analisi energetiche, suddividere i costi per competenza etc… I dati del sistema BMS forniscono anche nuovi strumenti di report per l’analisi energetica e indicatori chiave di prestazioni (KPI, Key Performance Indicator). Il sistema di gestione utilizza queste statistiche per monitorare e misurare le prestazioni dell’edificio come parte di un processo continuo di misurazione e verifica dei sistemi per l’edilizia installati. Queste rilevazioni garantiscono che l’edificio funzioni come previsto e mantenga le efficienze operative.
Questi accorgimenti permettono, inoltre, di ottenere diverse tipologie di certificazioni per l’edificio, volte ad affermare la valutazione ambientale che esso ha nel contesto in cui è collocato. Vi sono in particolare tre tipologie di certificazioni legate al concetto di sostenibilità e pertanto incentrate su parametri quali soprattutto i consumi. Le seguenti attestazioni non sono obbligatorie e si ottengono nel momento in cui il cliente voglia aumentare la valutazione energetica del proprio immobile. Le certificazioni in questione sono rilasciate da enti presenti nel panorama internazionale e sono le seguenti: BREEAM, LEED, WELL.